domenica 17 maggio 2009

Le Tigri Tamil si arrendono: "Smettiamola di combattere"

E' finita. Finita nel sangue. Le Tigri Tamil dello Sri Lanka si sono arres. Lo annuncia Selvarasa Pathmanathan, il capo del servizio diplomatico internazionale dell'esercito di Liberazione delle Tigri Tamil, in un comunicato diffuso dal sito Tamilnet. Pathmanathan, considerato un moderato all'interno del movimento Tamil, ha denunciato un atteggiamento debole del mondo nei confronti dei civili: "Nonostante la nostra richiesta al mondo di salvare migliaia di persone dalla morte il silenzio della comunità internazionale ha solo incoraggiato l'esercito dello Sri Lanka a continuare la guerra fino alla sua amara fine". "Nelle ultime 24 ore, più di 3.000 cadaveri di civili sono stati contati sulle strade, mentre oltre 25.000 risultano feriti gravemente senza aiuti medici. Consci di questo - scrive Pathmanathan - abbiamo già annunciato al mondo la nostra posizione di mettere a tacere le nostre armi per salvare il nostro popolo". Fra venerdì e stamane sono quasi 50.000 i civili che, considerati "ostaggi della guerriglia Tamil", hanno potuto lasciare la "zona di sicurezza" nello Sri Lanka nord-orientale. Circa 38 mila civili che erano intrappolati nella "no fire zone" hanno raggiunto la salvezza nelle ultime 24 ore utilizzando i varchi aperti dall'esercito attraverso la laguna Nanthi Kadal. Un portavoce dell'esercito dello Sri Lanka ha anche ricordato che circa 12 mila civili venerdì hanno cercato la protezione del governo, a seguito dell'occupazione da parte della 58/a e 59/a Divisione dell'esercito di tutta la fascia costiera della "zona di sicurezza".
Le stesse fonti militari hanno poi precisato che i 70 guerriglieri Tamil uccisi la notte scorsa stavano cercando di attaccare a bordo di motoscafi, attraverso la laguna, posizioni della 59/a Divisione e non sarebbero stati colpiti quindi mentre erano in fuga. Stamattina è ritornato in Sri Lanka anche il presidente Mahinda Rajapaksa, che terrà un discorso alla nazione in cui dovrebbe annunciare la morte o la cattura dei leader Tamil e la fine della guerra ultra trentennale. Secondo informazioni non confermate, ieri sarebbe stato catturata la "primula rossa" e fondatore dell'Ltte. Secondo altre fonti, invece, Velupillai Prabhakaran sarebbe morto nei combattimenti. Altre ancora, infine, dicono che è vivo e che starebbe per riorganizzare il fronte ribelle.
www,repubblica.it

sabato 9 maggio 2009

9 Maggio 1978

9 Maggio 1978: Peppino Impastato viene assassinato.


Viene assassinato il 9 maggio 1978, qualche giorno prima delle elezioni, e dopo una mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi
Nel 1975 Giuseppe Impastato organizza il Circolo "Musica e Cultura", un'associazione che promuove attività culturali e musicali e che diventa il principale punto di riferimento por i giovani di Cinisi, in Sicilia, vicino a Palermo. All'interno del Circolo trovano particolare spazio ìl "Collettivo Femminista" e il "Collettivo Antinucleare" Il tentativo di superare la crisi complessiva dei gruppi che si ispiravano alle idee della sinistra "rivoluzionaria", verificatasi intorno al 1977 porta Giuseppe Impastato e il suo gruppo alla realizzazione di Radio Aut, un'emittente autofinanziata che indirizza i suoi sforzi e la sua scelta nel campo della controinformazione e soprattutto in quello della satira nei confronti della mafia e degli esponenti della politica locale. Nel 1978 partecipa con una lista che ha il simbolo di Democrazia Proletaria, alle elezioni comunali a Cinisi. Viene assassinato il 9 maggio 1978, qualche giorno prima delle elezioni e qualche giorno dopo l'esposizione di una documentata mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi: il suo corpo è dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani. Le indagini sono, in un primo tempo orientate sull'ipotesi di un attentato terroristico consumato dallo stesso Impastato, o, in subordine, di un suicidio "eclatante". Il caso giudiziario è stato chiuso e riaperto per ben tre volte, sino ad arrivare all'attuale processo, ancora in corso, nei confronti del boss di Cinisi Gaetano Badalamenti e del suo complice Vito Palazzolo, accusati di essere i mandanti del delitto.
http://beta.vita.it/news/view/45241

9 Maggio 1978: viene ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro
Per 55 lunghi e terribili giorni ,il paese,le istituzioni e la famiglia dell'Onorevole Moro vivono un dramma collettivo,in un alternarsi continuo di false speranze e disillusioni. Ma l'esito finale del sequestro in qualche modo è già scritto sin dall'agguato di via Fani. La logica delle Brigate rosse è quella dello scontro totale: i cinque morti che i terroristi hanno prodotto non possono non pesare su qualsiasi trattativa con lo stato. E lo stato , la sua classe politica, reagiscono con fermezza o almeno con quello che sembra immediatamente un muro contro muro . Con i brigatisti non si tratta. Nel frattempo le confederazioni sindacali proclamano uno sciopero generale, mentre sono innumerevoli le prese di posizione contro la strage e i suoi autori. Il paese si mobilita, la classe politica fa quadrato. Le ricerche appaiono immediatamente difficili: il commando che ha sequestrato Moro ha pianificato l'operazione in maniera esemplare, o almeno è quello che all'epoca si crede. Subito dopo l'agguato, le tre auto ( la 128 blù,quella bianca e la 130 )hanno raggiunto via Casale De Bustis, subito dopo via Massimi. Di qua in poi la ricostruzione è affidata unicamente ai brigatisti che saranno catturati in seguito: Morucci dichiara che in piazza madonna del Cenacolo ad attendere l'ostaggio c'era una Dyane (Germano Maccari dirà una Amy 8 ) e un furgone, nel quale Moro viene trasferito,per poi essere successivamente rinchiuso in una cassa. Di qua raggiungerà la sua prigione, in via Montalcini 8,interno 1. Ad attenderlo c'è Anna Laura Braghetti, che sarà la sua carceriera fino al giorno dell'esecuzione. L'appartamento l'aveva acquistato quest'ultima, intestandoselo.Per 48 ore le Br non danno notizie: l'attesa è spasmodica. Poi, il 18 marzo, ad un giornalista del Messaggero, Maurizio Salticchioli, arriva una telefonata anonima. Una voce maschile avvisa l'uomo che in largo Argentina, presso il sottopassaggio, c'è una busta rossa. Il giornalista si reca nel posto indicato, senza avvertire la polizia, e sopra una fotocopiatrice trova la busta indicata. All'interno c'è una foto Polaroid di Moro, con 5 copie del "Comunicato n.1". La foto ritrae Moro in camicia, con alle spalle il drappo con la stella a cinque punte e la scritta Brigate rosse.E' vivo. Non ci sono dubbi. Un volto che appare sereno, nonostante la terribile esperienza. Un sorriso enigmatico, forse ironico sul viso. Ma anche tristezza.Nel frattempo vengono ritrovate in via Licinio Calvo le auto usate per il rapimento e l'agguato. Alla guida di una delle auto c'era Franco Bonisoli, che ricorda (interrogato da Zavoli durante la trasmissione La notte della repubblica):"Subito dopo, il gruppo di fuoco si sciolse; ciascuno prese una strada diversa. Quando e come lasciò la capitale? ""Portai la 128 in via Licinio Calvo dove si era stabilito di abbandonarla. Scesi una scalinata. .. questa via finisce in una lunga scalinata. Presi un autobus che mi portava alla stazione Termini e da lì il treno per Milano. "Ebbe la sensazione, attraversando la città, che la notizia fosse già corsa? Che la gente sapesse? "Si perché, non mi ricordo adesso in quale zona, le automobili della polizia passavano a sirene spiegate... poteva essere anche per altre cose, ma noi presupponevamo che si recassero in via Fani. Mentre la polizia rinviene le auto, sono in corso i funerali degli agenti trucidati, in un'atmosfera di grande commozione. Contemporaneamente Moro è vigilato dai suoi carcerieri: la Braghetti, Mario Moretti ( che conduce gli interrogatori ),Prospero Gallinari e Germano Maccari.Dalle dichiarazioni della Braghetti oggi sappiamo che Moro visse la sua prigionia con dignità, scrivendo moltissimo, e assoggettandosi alle rigide regole dei suoi carcerieri. Rispondeva agli interrogatori con tranquillità, dedicando il suo tempo restante alla stesura di lettere per l'esterno o alla compilazione del suo memoriale, che verrà rinvenuto in forma incompleta nel corso di una perquisizione a Milano, in via Montenevoso, dagli uomini del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.Il governo vara nuove leggi: la più importante avrà un effetto decisivo nella lotta contro il terrorismo. E' la legge che obbliga i proprietari di appartamenti ed immobili di comunicare alla Pubblica sicurezza, entro 48 ore, i nominativi degli affittuari e degli acquirenti.Il 29 marzo arrivano 2 lettere di Moro: sono indirizzate alla moglie Eleonora e al ministro degli interni, Francesco Cossiga. In queste lettere Moro ipotizza , per la prima volta, uno scambio di prigionieri per la sua liberazione. Tra i politici ci si interroga sullo stato mentale del prigioniero. Sono in molti a credere che lo statista, sottoposto a dura coercizione, abbia poca lucidità o che, anzi, sia ormai in totale balia dei suoi carcerieri, tanto da essere diventato una sorta di manichino senza volontà propria. E' chiaramente un errore: perché Moro è lucido, lucidissimo. E inizia ad incalzare sempre più, con la sua logica stringente, avvisando che la sua morte non può portare nessun vantaggio per il paese. Continua anche lo stillicidio delle dichiarazioni dei brigatisti, affidati a comunicati in cui si analizza, con la consueta verbosità, la situazione del paese, in una logica estremamente settaria e poco rispondente alla realtà. L'attesa si fa sempre più angosciosa.Il 18 aprile c'è un colpo di scena. In via Gradoli la signora Damiano chiama i Vigili del fuoco. Nel suo appartamento c'è un'infiltrazione d'acqua causata dall'appartamento superiore. I Vigili arrivano e si accorgono immediatamente che c'è qualcosa di strano. Un rapido sopraluogo e il capo dei pompieri decide che è il caso di chiamare la polizia. Perché l'appartamento è una base delle BR. E qua accade l'incredibile. La polizia arriva, ma non in segreto. Arriva con le sirene spiegate, e poco dopo in via Gradoli c'è tanta gente quanta potrebbe essercene in una sagra paesana. E così si perde l'occasione di mettere sotto sorveglianza il covo. All'interno del quale vengono rinvenute armi,esplosivi,carte d'identità false,divise dell'aeronautica,ricetrasmittenti e la targa della 128 che tamponò l'auto di Moro. A causare l'infiltrazione è una scopa "appoggiata imprudentemente"nella vasca da bagno, con il sifone dell'acqua orientato su di essa. Distrazione? O più semplicemente qualcuno ha voluto far cadere la base BR? Chi?La risposta ancora oggi è vaga: di sicuro la versione di Moretti, ovvero una distrazione della Balzerani, non regge. Viceversa l'ipotesi che giovi a qualcuno è più plausibile. E quel qualcuno non può essere altri che un'emanazione della regia occulta che sin dall'organizzazione del sequestro rimase prudentemente nell'ombra. E' un dato di fatto storicamente accertato l'influsso sulle indagini di funzionari dei servizi segreti affiliati alla loggia segreta massonica Propaganda 2, o P2, come sarà definita in seguito, e i cui elenchi si riveleranno una miniera di informazioni, causando un terremoto politico senza precedenti. Un altro episodio degno di menzione vede la partecipazione di Romano Prodi. Il futuro presidente della UE partecipa ad una seduta spiritica, nel corso della quale gli "spiriti" di La Pira e De Gasperi rivelano ai presenti, con il classico sistema del piattino, che Moro potrebbe essere prigioniero a Gradoli. Della cosa vengono informati gli inquirenti, che puntano le loro indagini sul paesino di Gradoli, dimenticando la cosa più ovvia: cercare su uno stradario via Gradoli, a Roma, e non nel paesino della provincia.A parte la tavoletta degli spiriti ( fù probabilmente un elemento dell'autonomia a passare l'informazione ad un presente, e per non smascherarlo si utilizzò l'espediente della seduta spiritica), le indagini non approdano a nulla. Il 18 aprile è anche una data cruciale per un altro grave motivo: un comunicato delle BR ( il n.7) annuncia la morte di Moro,avvenuta mediante suicidio, e indica nel lago della Duchessa il luogo dove cercare il corpo. Scattano le ricerche. E' una beffa organizzata ai danni sia della polizia che delle BR.L'autore è uno strano personaggio, uno della banda della Magliana, Tony Chichiarelli, che finirà ammazzato misteriosamente qualche anno dopo. Un'altra storia dai contorni oscuri e sfuggenti. Nel frattempo si moltiplicano gli incontri, gli appelli per trovare una soluzione: Paolo VI, Kurt Waldheim, segretario dell'Onu, Arafat, cercano di fare qualcosa. Ma non accade nulla, e Moro continua la sua battaglia disperata dall'interno della "prigione del popolo". Scrive lettere a tutti, da Zaccagnini ad Andreotti, al presidente Leone a Cossiga; ma anche alla moglie, la sua dolcissima "Noretta",rimanendo tragicamente inascoltato.Si arriva così al 30 aprile, quando, verso le 16,30, arriva una telefonata a casa Moro:"Senta, io sono uno di quelli che ha qualcosa a che fare con suo padre. Devo farle un'ultima comunicazione. Noi facciamo questa telefonata per puro scrupolo, perché suo padre insiste nel dire che siete stati un po' ingannati e probabilmente state ragionando su un equivoco. Finora avete fatto tutte cose che non servono assolutamente a niente. Noi crediamo invece che ormai i giochi siano fatti e abbiamo già preso una decisione. Nelle prossime ore non potremo far altro che eseguire ciò che abbiamo detto nel comunicato n. 8. Quindi crediamo solo questo, che sia possibile un intervento di Zaccagnini, immediato, e chiarificatore in questo senso; se ciò non avviene, rendetevi conto che noi non potremo far altro che questo. Mi capisce? Mi ha capito esattamente? " "Sì, l'ho capita benissimo. "Ecco, e quindi è possibile solo questo; lo abbiamo fatto semplice- mente per scrupolo, nel senso che, sa, una condanna a morte non è una cosa che si possa prendere così alla leggera neanche da parte nostra. Noi siamo disposti a sopportare le responsabilità che ci competono e vorremo appunto... siccome la gente crede che non siete intervenuti direttamente perché mal consigliati... " "Ma noi abbiamo fatto quello che abbiamo potuto fare, che ci lasciano fare, perché ci tengono proprio prigionieri..." "No, il problema è politico, quindi a questo punto deve intervenire la Democrazia cristiana. Abbiamo insistito moltissimo su questo, perché è l'unica maniera per arrivare eventualmente a una trattativa. Se questo non avviene, mi ascolti... guardi, non posso discutere, non sono autorizzato a farlo, devo semplicemente farle questa comunicazione. Solo un intervento diretto, immediato e chiarificatore, preciso, di Zaccagnini, può modificare la situazione; noi abbiamo già preso la decisione, nelle prossime ore accadrà l'inevitabile, non possiamo fare altrimenti. Non ho nient'altro da dirle." A parlare è Mario Moretti. La situazione appare ormai disperata.Moro scrive ancora. La sua lettera alla DC è piena di angosciata consapevolezza. Con essa chiama in causa come correi l'intero gruppo dirigente, senza esclusione. Scrive anche una lettera triste, drammatica, alla compagna di una vita, Eleonora. Un testamento spirituale. Il dramma volge all'epilogo. Nella prigione del popolo Moro viene sbarbato, vestito. Gli dicono che stà per essere liberato. Lo portano giù nel garage. Lo fanno accomodare nel bagagliaio. Moretti lo copre, poi punta la mitraglietta Skorpion e spara. Da distanza ravvicinata. Il mitra si inceppa, e lui usa la pistola. Il corpo esanime giace nella Renault 4 rossa. Il dramma si è compiuto. Per depistare le indagini, i BR mettono della sabbia nel risvolto dei pantaloni, coprono con un telo il corpo e trasportano l'auto e il suo macabro carico in via Caetani, dove verrà rinvenuto in seguito alla telefonata che Morucci fa a casa del professor Tritto, amico di Moro."E il professor Franco Tritto?"Chi parla?" Il dottor Nicolai."Chi, Nicolai?" È lei il professor Franco Tritto?" "Sì, ma io voglio sapere chi parla. " Brigate rosse. Ha capito?" Sì." Adempiamo alle ultime volontà del presidente comunicando alla famiglia dove potrà trovare il corpo dell' onorevole. Aldo Moro. Mi sente?" Che devo fare? Se può ripetere..." Non posso ripetere, guardi. Allora, lei deve comunicare alla famiglia che troveranno il corpo dell'onorevole. Aldo Moro in via Caetani. Via Caetani. Lì c'è una Renault 4 rossa. I primi numeri dì targa sono N5."

mercoledì 6 maggio 2009

Domani 21 04 09

Esattamente un mese fa la terra tremava in Abruzzo...da oggi tutte le radio italiane programmeranno "Domani 21-04-09"...
Jovanotti ha radutano 56 musicisti italiani, per incidere un brano il cui ricavato verra’ devoluto per ricostruire il Conservatorio “Alfredo Casella” e il teatro Stabile de l’Aquila. I cantanti si sono riuniti il 21 aprile 2009. Da qui il titolo della canzone, “Domani 21/04/09″, andata in onda in radio per la prima volta questa mattina alle 3.30, ad un mese esatto dal sisma che ha scosso l’Abruzzo.

Jovanotti, Mauro Pagani, Giuliano dei Negramaro, Gianna Nannini, Ligabue, Tiziano Ferro, Zucchero, Fabri Fibra, Giorgia, Pelu’, Caparezza e tanti altri ancora hanno risposto a questo appello, lanciato da Lorenzo Cherubini, Giuliani e Pagani e patrocinato dallo Sugar di Caterina Caselli: la loro musica servira’ per ricostruire cio’ che e’ andato perduto con il terremoto del 6 aprile 2009.

“Sarebbe bello se riuscissimo a vendere 1 milione di cd e altrettanti file“, queste le parole di Jovanotti, mentre Giuliano dei Negramaro aggiunge che l’aiuto per la ricostruzione “durerà negli anni grazie ai diritti d’autore. In questa chiave il disco aiuterà molto più di un concerto“.

La canzone sara’ in vendita dall’8 maggio in tutti gli store digitali, mentre dal 15 maggio nei negozi.

sabato 2 maggio 2009

venerdì 1 maggio 2009

I Cento Passi - Modena City Ramblers

1° Maggio... festa dei lavoratori

La Festa dei lavoratori è una festività celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. La festa del lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte.

Origini internazionali
Più precisamente, con essa si intende ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel
1866 nell'Illinois (USA). La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero approvate anche in Europa.
L'origine della festa risale ad una
manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro (Knights of Labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 settembre 1882. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all' Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialisti ed anarchici - suggerirono come data della festività il primo maggio.
Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del
1886 a Chicago (USA) e conosciuti come rivolta di Haymarket. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio quando la polizia sparò sui manifestanti provocando numerose vittime.
L'allora presidente
Grover Cleveland ritenne che la festa del primo maggio avrebbe potuto costituire un'opportunità per commemorare questo episodio. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse risultare troppo a favore del nascente socialismo, stornò l'oggetto della festività sull'antica organizzazione dei Cavalieri del lavoro.
La data del primo maggio fu adottata in
Canada nel 1894 sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferito a precedenti marce di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872.
In
Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo.

La Festa dei Lavoratori in Italia

Concerto del primo maggio a Roma nel 2007. I presenti erano circa 700.000 [1]
In Italia la festività fu soppressa durante il ventennio fascista - che preferì festeggiare una autarchica Festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma - ma fu ripristinata subito dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945.
Nel
1947 la ricorrenza venne funestata a Portella della Ginestra (PA) quando la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina.
I sindacati italiani
CGIL, CISL e UIL organizzano annualmente a Roma un concerto per celebrare il primo maggio dall'anno 1991

Gianna Nannini-Attimo

Non te ne andare prima che faccia male...
non te ne andare...SENZA LA MIA VITA...

cmq grazie a te che hai reso vivi tanti miei sorrisi...

domenica 12 aprile 2009

Buona Pasqua

...eccoci quà...l'altro ieri era Natale, ed oggi è già Pasqua...

...di solito bisogna essere felici... è Pasqua!... bhè, io oggi nn lo sono del tutto, mi sento impotente, tanto impotente rivedendo in tv le immagini del terremoto che ha devastato l'abruzzo...impotente davanti alle testimonianze di persone che hanno perso ogni cosa... impotente davanti a chi ha perso il bene più prezioso: la famiglia...

impotente pensando a Cristian, steso in letto d'ospedale a causa di un incidente...


I miei auguri speciali per questa Pasqua vanno soprattutto a loro persone speciali e poi a tutte le altre persone speciali che fanno parte della mia vita:


ad Alessandro, Lorenzo, Melania e Ivan, sicuramente ad oggi le persone più importanti della mia vita, quelle che senza ombra di dubbio mi rende la persona più felice del mondo;

alla mia Mamma, anche se siamo riuscite a litigare pure oggi ed al mio papà;

alla mia nonna; a Monica e Dany; a Simone e Sonia;

a Sara, Mery e Marco;

agli amici, quelli veri, quelli che quando hai bisogno sono sempre lì che ti ascoltano, anche se si scazzano un sacco a sentire sempre le stesse cose, ma lo fanno perchè mi vogliono bene (vero amicicio?);

e a Leo, perchè indipendentemente da come andrà a finire, è stato quel piccolo raggio di sole di cui avevo bisogno per ricominciare a vedere anche un po’ bianco, anziché tutto nero…



BUONA PASQUA A TUTTI

martedì 7 aprile 2009

...un piccolo aiuto in una grande tragedia

Ricerca volontari e generi di prima necessità
- La Protezione civile Abruzzo ha messo a disposizione un numero attivo 24 ore su 24 per richiedere informazioni: 80.35.55

- Per volontari da tutta Italia: telefonare alla protezione civile nazionale 06.68201

- Per volontari da Pescara: telefonare al Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara 085.2057627

- Per enti locali e associazioni di volontariato, comitati, gruppi organizzati: è possibile attivarsi da subito con i corpi locali di protezione civile, con la associazioni prendendo contatti con i coordinamenti regionali, c’è bisogno di medici, tende, coperte, cibo e supporto logistico. Per informarsi: Dipartimento della Protezione Civile 06.68201

- La Croce Rossa ha aperto la sala operativa nazionale di Legnano e i Centri interventi d’emergenza (Cie) di Verona, Roma, Potenza e Palermo per la raccolta di generi di prima necessità (coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d’acqua) da spedire nelle zone terremotate. La Cri ha anninciato di avere già inviato nelle zona del disastro 10 mila coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione.

-L’associazione ambientalista “Fare ambiente” sta coordinando la raccolta di materiali di prima necessità presso la propria sede di Roma, in Via Nazionale, 243, tel. 06 48029924.

- La Federazione Prc di Pescara (via F. Tedesco, funzionerà come centro di raccolta materiali e di accoglienza per gli evacuati. Singoli o strutture che abbiano la possibilità di accogliere gli sfollati possono chiamare il numero 085.66788. Inoltre, chiunque volesse partecipare all’organizzazione dei soccorsi può chiamare: Federazione Prc Pescara: 085.66788 (accoglienza evacuati); Richi: 339.3255805 (generi di prima necessità come acqua, pasta, latte UHT, biscotti); Marco Fars: 334.6976120; Francesco Piobbichi: 334.6883166. Oppure si può spedire una mail al seguente indirizzo: piobbico@hotmail.com
Ricerca alloggi
- Roberto Rusticali di Autismo on-line ci segnala questa iniziativa per le famiglie di ragazzi autistici colpite dal terremoto:

Giovanni Coletti Presidente dell’Associazione AGSAT di Trento comunica la disponibilità di alloggio Temporaneo in una delle loro Strutture in Trentino, per ospitare Famiglie di Ragazzi Autistici Abruzzesi della Zona dell’Aquila che hanno perduto la casa e si trovano in situazione di grande disagio.Chi avesse amici o conoscenti che abitano nella Zona terremotata in Abruzzo è pregato di avvisarli e di mettersi in Contatto con Giovanni alle mail : manuelachini@alice.it oppure alla mail coletti@tama.it.

- Per offrire disponibilità di alloggio: l’UDU sta cercando posti letto telefonare allo 06.43411763 o scrivere a organizzazione@udu.it

Donazioni di sangue
- Per donare il sangue in Abruzzo: rivolgersi presso gli ospedali, per Pescara: Dipartimento di Medicina Trasfusionale PO “Spirito Santo” via Fonte Romana 8 – tel. 085.4252687

- Per donare il sangue dal tutta Italia: rivolgersi presso le strutture dell’Avis più vicine: http://www.avis.it/usr_view.php/ID=1545
Donazioni in denaro:
- La Croce Rossa Italiana ha lanciato un appello di emergenza a livello internazionale, chiedendo a tutta la popolazione di “partecipare ad un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto” . Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo. E’ anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della Cri.

SMS PER LA SOLIDARIETA’:
Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d’intesa con il Dipartimento della Protezione civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell’Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni Sms inviato contribuirà con un euro, che sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione civile per il soccorso e l’assistenza. Il sistema è operativo dalle ore 23 di lunedì 06/04/09. Dalle ore 9 di martedì 07/04/09, sarà possibile donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia, utilizzando lo stesso numero: 48580. La Protezione Civile fornirà tutte le indicazioni sull’utilizzo dei fondi raccolti.

- La Caritas diocesana Italiana ha istituito un fondo di solidarietà promuovendo una colletta per aiutare la popolazione abruzzese.Per sostenere gli interventi in corso (causale “TERREMOTO ABRUZZO”) si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K03002 05206 000401120727

- C’è anche il fondo della Caritas diocesana di Roma. È possibile contribuire alla colletta di solidarietà con: Versamenti c/c postale - numero di conto corrente postale 82881004 (IBAN: IT77K0760103200000082881004) intestato a Caritas diocesana di Roma, specificando nella causale «Terremoto Abruzzo»; Bonifico bancario - IBAN: IT13R0306905032000009188568, specificando nella causale “Terremoto Abruzzo”.

- Anche la Caritas Ambrosiana, che fa capo alla Diocesi di Milano, ha avviato una raccolta fondi aprendo un conto corrente. E’ possibile sin d’ora esprimere concreta solidarietà partecipando alla “raccolta fondi - causale Terremoto Abruzzo 2009 - donazione diretta presso l’Ufficio raccolta fondi di Caritas Ambrosiana, via San Bernardino 4, Milano (orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30)- conto corrente postale n. 13576228 intestato a caritas ambrosiana onlus - conto corrente bancario n. 578 - cin p, abi 03512, cab 01602 presso l’agenzia 1 di milano del credito artigiano e intestato a caritas ambrosiana onlus iban: it16p0351201602000000000578. Oppure donazione telefonica tramite carte di credito chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio.
Donazioni bancarie: - Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012- Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097- Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113

- Banca CARISPAQ SPA “Vittime terremoto L’Aquila”Codice Iban: IT 53 Z 06040 15400 000 000 155 762

- Banca CARIPE SPA “Raccolta fondi pro terremotati d’Abruzzo”Codice Iban: IT 19 B 06245 15410 000 000 000 468 presso Banca Caripe Spa Sede Pescara Corso Vittorio Emanuele 102/104 - Pescara.

- Banca TERCAS SPA“Raccolta fondi pro terremotati d’Abruzzo”Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65presso Banca Tercas Spa Sede Teramo corso San Giorgio 36 - Teramo.- CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)

lunedì 6 aprile 2009

La terra trema in Abruzzo

I MORTI SONO OLTRE 150. SOLIDARIETA' DA TUTTO IL MONDO
Macchina dei soccorsi febbrilmente al lavoro in Abruzzo per far fronte all'emergenza causata dal sisma che alle 3,32 di questa notte ha portato morte e distruzione a L'Aquila e nelle province limitrofe. Le vittime accertate fino ad ora sono 150 ma il tragico bilancio potrebbe salire ancora. Sei ragazzi sono stati poco fa estratti vivi dalle macerie della Casa dello studente. I vigili del fuoco fanno intanto sapere che oltre il 50% delle abitazioni e' stato lesionato. Il paesino di Onna e' stato completamente raso al suolo.La Protezione Civile ha allestito cinque Centri Operativi - a L'Aquila, San Demetrio, Paganica, Pizzoli e Rocca di Mezzo - associando ad ognuno colonne mobili di soccorso e di organizzazione per l'assistenza degli sfollati che potrebbero essere oltre 70mila. DIeci le colonne mobili previste, sette sono gia' arrivate.E mentre feriti dall'Abruzzo stanno raggiungendo gli ospedali di Roma, ma anche di Pescara e di altre citta', si stanno predisponendo in loco ospedali da campo e tendopoli per il ricovero degli sfollati. Il sindaco di L'Aquila, Cialente, ha annunciato che sono state anche requisite le strutture di copertura di palestre e campi sportivi ''dove - ha spiegato - contiamo di allestire circa 2 mila posti letto''. Nel frattempo tutti i cittadini sono stati invitati ''a raccogliersi nel campo di calcio e nei grandi parchi, il piu' lontano possibile dall'abitato perche' le case moderne hanno retto meglio anche se sono state comunque lesionate, ma le case antiche potrebbero crollare''.SONO VENTISEI I COMUNI ABRUZZESI COLPITI. Sono almeno 26 i Comuni interessati in modo ''serio'' dal terremoto in Abruzzo. Lo rende noto un servizio de ''Il Centro'', il quotidiano abruzzese che sottolinea come in molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio ne' Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, ''sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni piu' recenti e anche in cemento armato''.Secondo il quotidiano locale la situazione piu' drammatica si registra nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, ''quasi rasa completamente al suolo'', e Paganica ''dove sono gia' state registrate numerose vittime''. A Onna, ci sarebbe stato il 90% delle case crollate, mentre a Paganica la situazione e' stata definita ''bruttissima'' dai soccorritori.Le aree piu' colpite sono state, oltre al centro dell'Aquila, Villa Sant'Angelo, Paganica, San Demetrio, Onna e il comune di Fossa. Tempera, sette chilometri dall'Aquila, scrive sempre ''Il Centro'', sarebbe uno dei paesi piu' devastati dal terremoto ed i morti sarebbero almeno tre, accanto a diversi dispersi. E IL MONDO SI METTE IN FILA PER AIUTARE LA REGIONE. Solidarieta' da tutto il mondo per le vittime del tragico terremoto che, stanotte, ha colpito l'Abruzzo uccidendo almeno 92 persone. Tanti i capi di Stato e di governo che si stanno mettendo in fila per offrire aiuto e sostegno al nostro governo.Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in visita in Turchia, ha presentato nel corso di una conferenza stampa un saluto commosso all'Italia: ''Vogliamo mandare le nostre condoglianze alle famiglie e speriamo di essere in grado di far arrivare delle squadre di soccorso''.Solidarieta' anche dal presidente russo Dmitry Medvedev che si e' detto pronto ad aiutare il nostro Paese per far fronte alle conseguenze della catastrofe.''La Russia - afferma Medevedev in un telegramma indirizzato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - e' scioccata per questa tragedia. Siamo solidali con coloro che hanno sofferto e condividiamo la loro tristezza. Le chiedo di presentare le condoglianze ai parenti delle vittime''.''La Russia - aggiunge il successore di Vladimir Putin - e' pronta a fornire tutto il sostegno necessario all'Italia per cancellare le conseguenze della catastrofe''.In seguito al sisma, il premier italiano ha deciso di rinunciare al suo viaggio in Russia previsto per oggi.''Il popolo russo - scrive Medvedev in un altro telegramma indirizzato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - piange insieme ai fratelli italiani''.Il presidente Jose Manuel Barroso ha inviato un messaggio al Premier scrivendo che la Commissione europea potrebbe rapidamente venire in aiuto dell'Italia per far fronte alle conseguenze del sisma che ha colpito l'Abruzzo se il nostro Paese ne fara' richiesta.Il presidente della Commissione europea Jose' Manuel ''Barroso - ha detto la portavoce del braccio esecutivo dell'Ue, presentando le sue condoglianze al popolo italiano - ha presentato le sue condoglianze al presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi dopo il sisma de L'Aquila'', assicurandogli che la Commissione ''segue l'evoluzione in Italia di ora in ora con molta attenzione''.''E' con molta tristezza che ho appreso la notizia del tragico terremoto che questa notte ha causato un grande numero di vittime a L'Aquila'', scrive Barroso nella sua lettera al premier, presentando ''le sue piu' sincere condoglianze'' all'Italia.''Il Centro di controllo e di informazione dell'Ue e' in stretto contatto con le autorita' delle protezione civile italiana'', ha precisato la portavoce, spiegando tuttavia che ''per il momento l'Italia non ha chiesto l'assistenza'' europea.Da Belgrado, il presidente serbo Boris Tadic ha inviato una comunicazione di cordoglio a Napolitano. Simile messaggio e' stato inoltrato dal presidente portoghese Anibal Cavaco Silva e dal bulgaro Georgy Parvanov.''I cittadini serbi si sentono vicini al popolo italiano a causa del grande numero di vittime e dei gravissimi danni'', ha spiegato.L'Ue, l'Austria, la Francia, la Germania, la Grecia, Israele e la Russia hanno proposto immediatamente il proprio aiuto, anche se Agostino Miozzo, Dirigente del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, ha assicurato che in questo momento la macchina italiana dei soccorsi e' perfettamente in grado di far fronte alla situazione, ma se ci dovessero essere dei problemi, l'Italia ''potra' contare su di loro''.

mercoledì 1 aprile 2009

venerdì 27 marzo 2009

Alla tristezza

Tristezza, ho bisogno
della tua ala nera,
c'è troppo sole, troppo miele nel topazio,
ogni raggio sorride
sui prati
e tutto è luce rotonda intorno a me
e tutto, in alto, è come un'ape elettrica.
Perciò
la tua ala nera
dammi,
sorella tristezza:
ho bisogno che si estingua qualche voltalo zaffiro e che cadal
'obliquo rampicante della pioggia,
il pianto della terra:
voglio
quel tronco spezzato nell'estuario
la vasta casa buia
e mia madre
che cerca
paraffina
per riempire il lume
finché la luce non esalava l'ultimo respiro.

La notte era lenta a venire.
Il giorno scivolava
verso il suo cimitero provincialee fra il pane e l'ombra
ricordo
me stesso
alla finestra
che guardavo ciò che non era,
ciò che non succedeva,
e un'ala nera d'acqua che calava
su quel cuore che lì forse
ho scordato per sempre, alla finestra.
Ora rimpiango
quella luce nera.

Dammi il tuo lento sangue,
pioggia
fredda,
dammi il tuo volo attonito!
Al mio petto
rendi la chiave
della porta chiusa,
distrutta.
Per un minuto, per
una breve vita,
toglimi la luce e lascia
che mi senta
sperduto e miserabile,
che tremi fra le fibre
del crepuscolo,
che riceva nell'anima
le manitremebonde
del-
la
pioggia.

Pablo Neruda


martedì 24 marzo 2009

23 Marzo 1944 l'eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma... 24 marzo 2009 per non dimenticare...


Facendo crollare con il brillare delle mine le volte delle caverne di pozzolana sui resti dei trucidati, le S. S. cedettero di aver riempito per sempre la loro bocca di terra affinché non parlassero. Dai loro Sacelli nella vasta Tomba delle Ardeatine quei Morti gloriosi Vi parlano. Si rivolgono a Voi, che Vi incamminate per il sentiero della vita, non già per rinnovare odi e divisioni ma per ricordarVi che Essi morirono per l'Italia, per un'Italia per sempre libera da dittature, violenza e guerre.Nel buio dell'antro, illuminato dal bagliore di torcie sinistre, perirono cattolici ed ebrei, credenti ed atei, carabinieri e comunisti, democristiani e liberali, repubblicani e monarchici, ufficiali e soldati d'ogni arma, vecchi e ragazzi, espressioni dei più diversi ceti sociali. In quell'inferno si levò benedicente la mano d'un sacerdote condannato a morte per gli altri. Questo dicono i Morti delle Ardeatine: in quell'attimo orrendo noi conoscemmo una indistruttibile unità resa sacra dalla maestà della morte.

domenica 22 marzo 2009

L'acqua...un bene importante per tutti...ma non sufficiente per tutti


22 Marzo...oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21.


Secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, dal 2030 potrebbe patire la sete meta' della popolazione mondiale. Oggi si chiude anche il Forum mondiale sull'acqua di Istanbul: fra gli obiettivi c'e' l'individuazione di una soglia minima da garantire.
L'acqua potabile è un miraggio per oltre 125 milioni di bambini sotto i 5 anni d'età. E un numero ancora maggiore di persone, non solo bimbi, si trova senza servizi igienici, per un totale di 2,5 miliardi di persone nel mondo che rischiano così la loro salute. I numeri, da brivido, sono resi noti, alla vigilia della Giornata mondiale dell'acqua 2009, dall'Unicef, che lancia un appello per un'azione collettiva per affrontare il problema dell'accesso all'acqua potabile e per la condivisione delle risorse idriche. La pressione demografica rischia di essere la causa della probabile e imminente crisi delle risorse idriche che colpira' il nostro pianeta, denunciano le Nazioni Unite nella terza edizione del Rapporto mondiale sullo sviluppo delle risorse idriche dal titolo 'L'acqua nel mondo che cambia'. Secondo i dati dell'Onu, piu' di un miliardo e 200 milioni di persone non hanno accesso sufficiente alle fonti di acqua pulita e quasi altri due miliardi di esseri umani vivono senza servizi igienici. E la situazione e' solo destinata a peggiorare se non si prenderanno provvedimenti rapidi, se e' vero che, come stima l'Ocse, entro il 2030 saranno 3,9 miliardi le persone che vivranno in grave carenza di acqua e per la meta' del secolo, quando si passera' dagli attuali sei miliardi e mezzo di abitanti a nove, questo problema riguardera' quasi la meta' della popolazione mondiale, per lo piu' in Cina e nel sud dell'Asia. E mentre il tempo corre e il riscaldamento globale altera le sorgenti mondiali, c'e' sempre piu' bisogno di agire in fretta, altrimenti il rischio e' di veder sparire il futuro in un piccolo rivolod'acqua tra le sabbie di un arido deserto.


fonte:RaiNews24

sabato 21 marzo 2009

LA VITA AL CONTRARIO

La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione, e te la godi al meglio.
Col passare del tempo, le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.

Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!
…WOODY ALLEN

mercoledì 18 marzo 2009

Il Capricorno

È il segno della stabilità, governato da Saturno, rappresenta l'età adulta. Talvolta troppo silenzioso, pensieroso. In ogni Capricorno si nasconde un piccolo eremita e comunque il pensiero prevalente è che chi fa da solo fa per tre! Così non bisognerà preoccuparsi se, di tanto in tanto, sentirà il bisogno di starsene per conto proprio oppure se, fin da piccolo, ritaglierà uno spazio tutto suo. E’ il segno più meditativo dello zodiaco ma anche quello che meno ha paura della solitudine.Forte, determinato, sembra quasi che possa fare a meno di tutti. Difficilmente chiede aiuto, è lo stakanovista dello zodiaco perché lavora tanto anche per guadagnarsi quella autonomia economica che lo rende e le renderà libero da qualsiasi tipo di pressione esterna. Non è un tipo che butta soldi dalla finestra e i più saggi riescono persino a mettere da parte qualcosa per le evenienze, dipende anche dalle circostanze della vita! Certo l’impegno non li spaventa!
bhè, in effetti per il 90% c'hanno azzeccato: sn meditativa, la solitudine non mi spaventa, a volte sono troppo silenziosa (altre invece parlo ad oltranza) e pensierosa. Mi piace risovere da sola i miei problemi e mi piace starmene per conto mio (anche se nn riuscirei a vivere senza i miei amici)... forse dovrei essere un pò più determinata, in realtà nn lo sono poi tantissimo e questo nn è un vanto... e poi nn riesco a mettere da parte molto, anche se non butto i soldi dalla finestra... ma queste sono le circostanze della viata :o)

martedì 10 marzo 2009

Vorrei fermare il tempo...ma come posso fare?

...si può fermare il tempo? voi lo sapete come si fa? io sto cercando di capire come si potrebbe fare, ma nn mi viene in mente nulla... in effetti è vero quello che dice il mio amicicio "quando stai bene il tempo vola..." ed in effetti sembra proprio sia così... è passato più di un mese da quando una certa certa persona ha portato un altro pò di colore nella mia vita... già un mese... già così tanto tempo... ed io invece avrei preferito che questo tempo passasse molto lentamente... strano vero? invece no, almeno nn per me perchè so che probabilmente tra qualche mese sarò meno felice di adesso... e vabbè, la vita è anche questo...

domenica 8 marzo 2009

8 Marzo...Festa della donna

La Giornata Internazionale della Donna, comunemente però definita Festa della Donna è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale celebrata in diversi paesi del mondo occidentale l'8 marzo. L'usanza di regalare mimose in occasione della festa non è invece diffusa ovunque. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Tuttavia nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po' sfumando, lasciando il posto ad una ricorrenza caratterizzata anche da connotati di carattere commercial
La prima giornata internazionale della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano.
L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo, quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portarono a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. La data dell'8 marzo deriva da una
leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50, secondo la quale alcune operaie di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto una di tali proteste l'8 marzo del 1857 nella città di New York per manifestare contro le precarie condizioni di lavoro e i bassi salari, ma furono attaccate e disperse dalla polizia.
Fra gli altri eventi storici commemora
l'incendio della fabbrica Triangle (New York, 25 marzo 1911), dove 146 persone, la maggior parte donne immigrate (moltissime di origine italiana), persero la vita.
Nel
1910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej la Folkets Hus (Casa del Popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata Giornata internazionale della Donna. L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Poco dopo il 25 marzo 1911 l'incendio della fabbrica Triangle uccise 146 lavoratori. L'insufficienza delle misure di sicurezza è considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo portò molta attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, all'inizio della prima guerra mondiale, le donne di tutta europa tennero delle marce di pace l'8 marzo 1913.
La donne russe si ritrovarono a manifestare il
23 febbraio 1917 (l'8 marzo del calendario giuliano) per la morte di circa 2 milioni di soldati russi morti in guerra, nell'ambito delle prime proteste e sollevazioni popolari che porteranno alcuni mesi dopo alla rivoluzione d'ottobre. Le proteste contro la guerra continuarono per vari giorni fintanto che lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare in favore del fratello, il granduca Michail, il quale rinunciò a sua volta a salire sul trono. Il governo dovette concedere il diritto al voto anche alle donne. Da quell'anno la festa viene celebrata in una data fissa, mentre precedentemente era festeggiata l'ultima domenica di febbraio.
In
Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa.
Nell'ovest la giornata mondiale della donna fu commemorata comunque anche se con sempre meno successo, fino alla nascita del
femminismo negli anni '60.
Il
1975 fu designato come 'Anno Internazionale delle Donne' dalle Nazioni Unite. Le organizzazioni delle donne hanno osservato la giornata internazionale della donna in tutto il mondo l'8 marzo tenendo eventi su larga scala che onorassero gli avanzamenti della donna e ricordassero diligentemente che la continua vigilanza e l'azione sono richieste per assicurare che l'uguaglianza delle donne sia ottenuta e mantenuta in tutti gli aspetti della vita. A partire da quell'anno la Nazioni Unite hanno cominciato a celebrare la giornata internazionale della donna l'8 marzo. Due anni dopo, nel dicembre 1977, l'assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una "giornata delle nazioni unite per i diritti della donna e la pace internazionale" da osservare in un qualsiasi giorno dell'anno dagli stati membri in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'assemblea generale riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe anche l'urgenza di porre fine alla discriminazione ed ad aumentare il supporto alla piena ed eguale partecipazione.
8 MARZO 2009 nuovamente festa della donna... bhè, secondo me l' 8 Marzo dovrebbe essere tutti i giorni, perchè la donna si dovrebbe festeggiare tutti i giorni...e nn lo dico solo perchè sono una donna...auguri alla mia mamma con la quale oggi ho litigato, alla mia nonna la mia seconda mamma (ma almeno con lei non litigo mai), a Monica che oggi mi ha fatto una torta buonissima, a Sonia e Melania mia cognata e la mia unica nipote femmina, ad Elisabetta la mia amicicia, a Sara e Mery le supercugine speciali, a Liliana l'amica speciale e a Miriam, la sua piccola donnina appena arrivata, ad Angela una grande amica... auguri a chi nn ho menzionato ma a cui voglio bene...e soprattutto auguri a quelle donne vittime di abusi, di violenze, di maltrattamenti... auguri a tutte ed auguri ogni giorno perchè ogni giorno è la vostra festa!

venerdì 6 marzo 2009

NUCLEARE? NO, GRAZIE!!!

Dal Salento parte la mobilitazione dei cittadini, delle associazioni e del mondo dell'informazione. Attivo un forum permanente di sensibilizzazione della cittadinanza costituito da Sos Costa Salento, Coppula Tisa, Associazione culturale 2000, Agesci, Zampa Libera, Pro Civ Arci, Culturambiente, Nuova Messapia, il comune di Alessano e le testate Mondo Radio, Paese Nostro, Tacco D’Italia. Sulla base dell'accordo di cooperazione stipulato dal governo italiano con la Francia si apre la strada nel nostro paese alla costruzione di almeno quattro nuove centrali nucleari di terza generazione Epr entro dieci anni. Tra le ipotesi in circolazione sui siti dove dovranno sorgere le centrali compaiono i nomi di Carovigno, nella provincia di Brindisi, Avetrana tra Taranto e Lecce, Mola in provincia di Bari. La procedura per l'attivazione delle nuove centrali prevede che una commissione di saggi, nominata dal ministro Claudio Scajola, valuti le candidature. L'ubicazione degli impianti Epr richiede zone poco sismiche o molto stabili, ma senza pericolo di inondazioni, possibilmente lontano da luoghi densamente popolati. La prima centrale dovrebbe essere pronta entro il 2020. I salentini, che per quanto riguarda la produzione di energia elettrica sono stati già danneggiati dalla centrale di Cerano, non vogliono che anche il nucleare arrivi a distruggere ambiente e persone. Volontari, amministratori e alcune testate giornalistiche hanno deciso di costituire un Forum permanente di sensibilizzazione della cittadinanza. Promotori dell'iniziativa le associazioni Sos costa Salento, Coppula Tisa, Associazione culturale 2000, Agesci, Zampa Libera, Pro Civ Arci, Culturambiente, Nuova Messapia, il comune di Alessano e le testate Mondo Radio, Paese Nostro, Tacco D’Italia. Per manifestare la propria adesione alla campagna contro il nucleare nel Salento e in Puglia è a disposizione l'indirizzo mail salentocontroilnucleare@yahoo.it al quale si possono mandare anche proposte e idee. Nei prossimi giorni partirà una campagna di sensibilizzazione tramite le associazioni distribuite in tutto il territorio, che confluirà in grosso momento pubblico, coinvolgendo volontari, associazioni, intellettuali politici. La decisione governativa desta sconcerto anche perché in aperto disaccordo con la volontà espressa dai venti milioni di italiani che nel 1987 votarono un referendum per dire NO al nucleare. Molte le ragioni della protesta contro una decisione di dubbia opportunità e legittimità; tante le problematiche legate al nucleare, ancora oggi insuperabili nonostante gli ostentati ottimismi e le false verità governative. Sicurezza: Salutato entusiasticamente dal governo come “fonte energetica sicura” appare tuttavia indubbio che avere il nucleare vicino casa non è assolutamente lo stesso che a centinaia di chilometri di distanza! Questo tipo di energia continua ad essere pericolosissimo per la salute e per l'ambiente. L'incidente di Chernobyl (Ucraina) del 26 aprile 1986 non è poi così lontano nel tempo se si considera che ancora oggi, nelle regioni confinanti, 2/3 degli adulti e metà dei bambini sono ammalati alla tiroide, c’è il raddoppio delle malformazioni e delle insorgenze di tumori e leucemie. Nel 2002 nell’Ohio (Usa) si è sfiorato lo stesso disastro; nel 2004 a Sellafield (GB) c’è stata una fuga 160 kg di velenosissimo plutonio rivelata solo dopo 8 mesi. Dal 1995 al 2005 c’è stata una serie di incidenti gravi (con 7 morti e centinaia di contaminati gravi) nelle centrali del Giappone e il più grande impianto nucleare al mondo chiuso il 16 luglio 2007 per i danni da terremoto. D'altro canto nessuno tra i tanti sostenitori del nucleare sa dire cosa fare delle scorie radioattive che ancora nessuno al mondo è riuscito a smaltire. Gli Usa hanno speso 8 miliardi di dollari in 20 anni senza trovare una soluzione. Problema, questo, a “lungo termine” se si considera che il plutonio resta altamente radioattivo per 200.000 anni, l'uranio 238 per milioni di anni. Le centrali di terza generazione, sulle quali è improntato l'accordo, dovrebbero durare più di quelle in funzione - seconda generazione -, senza aver risolto il problema delle scorie né della sicurezza intrinseca. Fa discutere, in questo senso, la “rivelazione” di The Indipendent che le scorie di queste nuove centrali sarebbero più radioattive e pericolose di quelle delle centrali nucleari di seconda generazione! Nelle intenzioni dei sostenitori le centrali di terza generazione dovranno porsi come un ponte verso una quarta generazione che, si promette, sarà assolutamente sicura, non proliferante, con poche scorie e meno pericolose. Ma i reattori di quarta generazione ancora non esistono, sono previsti solo dopo il 2030. Costi: «Dipendere da altri paesi per l’approvvigionamento energetico è pericoloso e preoccupante ed è bene realizzare in Italia centrali nucleari in piena sicurezza», così il presidente del Senato Schifani a sostegno dell'accordo. Ma la costruzione delle centrali nucleari non è certo la soluzione al problema della dipendenza italiana dall'estero in materia energetica: l'Italia non ha, infatti, risorse di uranio, dovrebbe importarlo da Russia, Niger, Namibia, Kazakistan, Australia, Canada. Secondo l’Agenzia per l'energia Atomica, l'uranio dovrebbe scarseggiare dal 2030, invece già dal 1991 ha raggiunto il picco: se ne consuma più di quanto si estrae. Sono le scorte militari che forniscono metà del combustibile. Senza nuovi reattori, la produzione di uranio è già insufficiente, perciò il suo prezzo si è moltiplicato per 10: dal 2001 al 2007 è salito da 7 a 75 dollari la libbra. D'altronde quella del “risparmio” è la carta principale giocata dal governo per convincere l'opinione pubblica, soprattutto in un periodo di piena crisi economica. Peccato che quella dei bassi costi sia solo un'altra delle chimere sbandierate come certezze dal governo. Il nucleare necessita di finanziamenti molto pesanti per un ritorno degli investimenti 20 o 30 anni più tardi: un’eternità per un mercato che (soprav)vive giorno per giorno. Le stime Usa per i nuovi impianti danno il nucleare a 6,3 cent/ kWh contro 5,5 del gas e 5,6 del carbone. Per questo negli Usa, nonostante gli enormi incentivi stanziati da Bush - 1,8 cent/kWh, oltre il doppio del differenziale di 0,8 cent -, nessuno ci investe più dal 1976. L’unico reattore in costruzione in Europa è in Finlandia: l’azienda privata ci sta perché lo Stato paga lo smaltimento delle scorie e smantellamento finale della centrale, che costa quasi come la costruzione. Lo stato garantisce inoltre l'acquisto di tutta l'energia prodotta per 60 anni: un affare senza rischi per il privato! Ma l’entrata in funzione della centrale, ordinata nel 1996, è slittata dal 2009 al 2011: 15 anni. Così il suo costo finale, da 2,5 miliardi di euro è aumentato a 4 miliardi: più di 4 volte di una centrale a metano della stessa potenza, 1600 MW

sabato 28 febbraio 2009

Pacifico - A poche ore

Un uomo...

Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo
Che la scuotesse proprio come un tuono
Che la calmasse come un perdono
Che la possedesse e fosse anche un dono

Era tanto tempo che aspettava l'Uomo
Che la ipnotizzasse solo con il suono
Di quella sua voce dolce e impertinente
Che proprio non ci poteva fare niente

Che la fa sentire intelligente
Bella, porca ed elegante
Come se fosse nuda tra la gente
Ma pura e santa come un diamante

Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e mangiare
E poi di nuovo farsi far l'Amore

Per seppellirsi tutta nell'odore
Che le rimane addosso delle ore
Che non si vuole mai più lavare
Per non rischiare di dimenticare

Che le ricordi che sa amare
Un Uomo che sappia rassicurare
Che la faccia osare di sognarsi
Come non é mai riuscita ad immaginarsi

Un Uomo pieno di tramonti
D'istanti, di racconti e d'orizzonti
Che ti guarda e dice: "Cosa senti?"
Come se leggesse nei tuoi sentimenti

Un Uomo senza senso
Anche un po' fragile ma così intenso
Con quel suo odore di fumo denso
Di tabacco e vino e anche d'incenso

Impresentabile ai tuoi genitori
Così coerente anche negli errori
Proprio a te che fino all'altroieri
Ti controllavi anche nei desideri

Tu che vivevi nell'illusione
Di dominare ogni tua passione
Tu che disprezzavi la troppa emozione
Come nemica della Ragione

Non sei mai stata così rilassata
Così serena ed abbandonata
Così viva e così perduta
Come se ti fossi appena ritrovata

Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e
poi di nuovo farsi far l'Amore

mercoledì 25 febbraio 2009

BENVENUTA MIRIAM...

Ed eccoci quà a parlare finalmente di Miriam... la sognorina è finalmente venuta al mondo oggi, dopo essersi fatta desiderare per giorni... Miriam è la bimba di Liliana ed Eugenio,miei cari amici...
BENVENUTA MIRIAM...

domenica 22 febbraio 2009

SI CHIUDE IL SIPARIO SU SANREMO 2009...

Et voilà... si chiude il sipario e Sanremo 09 finisce...
Marco Carta vince questo Sanremo, nn poche le polemiche su questo ragazzo di soli 24 anni che vince battendo "mostri sacri" (almeno così dicono) della musica italiana...
Il giorno dopo è polemica, polemica sul televoto, polemica sulla presenza della De Filippi e quindi della vittoria di Marco, polemica su povia arrivato secondo, polemica su Benigni e quindi la successiva eliminazione della Zanicchi (che io ricordo solo per Prendi questa mano zingaraaaaaaaa) e polemiche, polemiche e polemiche... ma si sa Sanremo è Sanremo e senza polemiche che Sanremo è?
Io invece nn ho intenzione di andare avanti cn queste polemiche...anzi devo dire che dopo anni che nn seguivo il Festival, ho seguito questo molto volentieri...sicuramente anche grazie al grande brio di Paolo Bonolis e alla sua grande professionalità... anche grazie alla varietà della musica ed anche grazie alla presenza di ospiti molto interessanti... e poi alla fine apprezzo anche i vincitori... e poi si sa che molto spesso negli anni scorsi i veri vincitori del festival sono stati quelli classificati agli ultimi ultimi posti (basti pensare al grande Vasco Rossi ed anche ai Negramaro che furono eliminati dalla categoria giovani nel credo 2005 ma che ad oggi sn sicuramente uno dei gruppi italiani più apprezzati dal pubblico)... cmq tanto di cappello a Marco Carta, a Povia e a Sal da Vinci... e complimenti anche a chi nn ha vinto questo Festival... ci sarà tempo di riscossa per tutti!!!

sabato 21 febbraio 2009

Arisa vince la 59esima edizione del Festival di Sanremo per la categoria Nuove Proposte. A casa Dolcenera e i Gemelli DiVersi per i big.

Arisa (Rosalba Pippa), con la canzone Sincerità vince il Festival di Sanremo 2009 nella sezione nuove proposte. La vittoria è giunta al termine della quarta puntata della competizione canora.


Sincerità
Adesso è tutto così semplice
Con te che sei l’unico complice
Di questa storia magica
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità
Adesso è un rapporto davvero
Ma siamo partiti da zero
All’inizio era poca ragione
Nel vortice della passione
E fare e rifare l’amore
Per ore, per ore, per ore
Aver poche cose da dirsiP
aura ed a volte pentirsi
Ed io coi miei sbalzi d’umore
E tu con le solite storie
Lasciarsi ogni due settimane
Bugie per non farmi soffrire
Ma a volte era meglio morire
Sincerità
Adesso è tutto così semplice
Con te che sei l’unico complice
Di questa storia magica
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità
Adesso sembriamo due amici
Adesso noi siamo felici
Si litiga quello è normale
Ma poi si fa sempre l’amore
Parlando di tutto e di tutti
Facciamo duemila progetti
Tu a volte ritorni bambino
Ti stringo e ti tengo vicino
Sincerità
Scoprire tutti i lati deboli
Avere sogni come stimoli
Puntando all’eternità
Adesso tu sei mio
E ti appartengo anch’io
E mano nella mano dove andiamo si vedrà
Il sogno va da se, regina io e tu re
Di questa storia sempre a lieto fine
Sincerità
Adesso è tutto così semplice
Con te che sei l’unico complice
Di questa storia magica
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità


Sanremo: eliminati definitivamente Dolcenera e Gemelli Diversi
http://www.corriere.it/

SANREMO - Eliminati definitivamente dal festival di Sanremo Dolcenera e Gemelli Diversi. Nel momento in cui Paolo Bonolis ha annunciato la loro esclusione dalla finale il pubblico del teatro Ariston ha fischiato dimostrando di non condividere la decisione.
Per ogni madre ancora troppo immatura
Che ha avuto troppa paura
Per ogni vita finita in un sacco della spazzatura
Per chi ha visto un genitore andare via
Per chi il proprio padre non sa nemmeno chi sia
Per chi cresce a mazzate date da un alcolizzato
Per il figlio che è scappato
E per quello che l’ha ammazzato
Per chi ha sentito sulla gola un coltello
Per le vergini vendute come carne da macello
Per il padre schiacciato dal suo lavoro
Che per dare il pane ai figli invecchia lontano da loro
Per ogni madre che si attacca alla bottiglia
Per ogni soldato mai ritornato alla famiglia
Per ogni cuore fatto a pezzi da una stronza
Per ogni donna che ha un uomo che non la ascolta
Per la gente onesta che però si sente sempre dire di no
Ce l’hai un attimo per me? Perchè c’è troppo bisogno di aiuto
Ti prego dimmi mentre il mondo piange Dio dov’è
Una preghiera va a chi è in carcere senza motivo
Per chi esce ma non cambia e torna in gabbia recidivo
Per il suo bambino Per il suo futuro Per chi è aldilà del muro
Per chi è umiliato e al suo padrone grida vaffanculo
Perchè ogni verità taciuta venga conosciuta
Per l’aria sporca e ogni foresta che viene abbattuta
Per ogni nonno come il mio che ha disertato il duce
Per chi ogni giorno prega Dio di avere un po’ di pace
Per ogni bacio non dato Per ogni amore trovato
Per il barbone affamato morto in un prato
Per quello che si è salvato Grazie a un euro donato
E per l’uomo che l’ha sfamato al volontariato
Per chi non se ne frega Ti imploro veglia e prega
Su ogni ribelle nel giusto che non si piega
Per chi è sul baratro però Guarda in basso e dice no
Ce l’hai un attimo per me…
Minuto dopo minuto il mondo va a rotoli ma resta muto
Dove sono cresciuto vieni tenuto Seduto e l’odio viene venduto
Da mani lisce come velluto
Per cui c’è troppo bisogno di aiuto
Per chi non usa la forza ma usa il dialogo
Per chi non si arrende all’ennesimo ostacolo
Per quelli che sono vivi per un miracolo
Per te se come me vivi per un miracolo
Guarda giù dai speranza ai sognatori
E la forza per costruire giorni migliori
Per chiunque sia tagliato fuori
E guarda il cielo come me
Arisa con la sua "Sincerità" vince questa edizione del festival per la categoria Nuove Proposte... bellina Arisa, con quel suo modo di essere e fare a mio avviso splendido...
Aimhè, invece Dolcenera e i Gemelli DiVersi tornano a caasa a mani vuote da questo festival... Aimhè si, perchè secondo il mio modesto parere la canzone dei GDV aveva tutte le carte in regole per poter diventare la vincitrice di questo festival... bisognerebbe forse dare un pò più di attenzione a quello che queste canzoni realmente dicono... ma se una canzone piace, piacerà anche al di fuori del Festival di Sanremo... e la musica avrà la sua rivincita.

venerdì 20 febbraio 2009

Buon compleanno Lorenzo


20 Febbraio 2002 ore 5 del mattino insieme ad Ale a vedere Pinocchio... ed intanto mia sorella andava in ospedale per far nascere Lorenzo...


20 Febbraio 2009 Lorenzo ormai è un ometto...


TANTISSIMI AUGURI OMETTO MIO

giovedì 19 febbraio 2009

Povia: LUCA ERA GAY

Luca era gay e adesso sta con lei
Luca parla con il cuore in mano Luca dice sono un altro uomo


Luca dice: prima di raccontare il mio cambiamento sessuale volevo chiarire che
se credo in Dio non mi riconosco nel pensiero dell’uomo che su questoargomento è diviso,
non sono andato da psicologi psichiatri preti o scienziati
sono andato nel mio passato ho scavato e ho capito tante cose di me
mia madre mi ha voluto troppo bene
un bene diventato ossessione piena dellesue convinzioni
ed io non respiravo per le sue attenzioni
mio padre non prendeva decisioni ed io non ci riuscivo mai a parlare s
tava fuori tutto il giorno per lavoro io avevo l’impressione che non fosse troppo vero
mamma infatti chiese la separazione avevo 12 anni non capivo bene
mio padre disse è la giusta soluzione e dopo poco tempo cominciò a bere
mamma mi parlava sempre male di papà
mi diceva non sposarti mai per carità
delle mie amiche era gelosa morbosa e la mia identità era sempre più confusa


Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano
Luca dicesono un altro uomo Luca era gay e adesso sta con lei
Luca parla con il cuore in mano Luca dicesono un altro uomo

sono un altro uomo ma in quel momento cercavo risposte mi vergognavo e le cercavo di nascosto
c’era chi mi diceva “è naturale” io studiavo Freud non la pensava uguale
poi arrivò la maturità ma non sapevo che cos’era la felicità
un uomo grande mi fece tremare il cuore ed è lì che ho scoperto di essere omosessuale
con lui nessuna inibizione il corteggiamento c’era e io credevo fosse amore
si con lui riuscivo ad essere me stesso poi sembrava una gara a chi faceva meglio il sesso
e mi sentivo un colpevole prima o poi lo prendono ma se spariscono le prove poi lo assolvono cercavo negli uomini chi era mio padre
andavo con gli uomini per non tradire mia madre


Luca era gay e adesso sta con lei
Luca parla con il cuore in mano lLuca dice sono un altro uomo
Luca era gay e adesso sta con lei
Luca parla con il cuore in mano luca dicesono un altro uomo ,


Luca dice per 4 anni sono stato con un uomo tra amore e inganni
spesso ci tradivamo io cercavo ancora la mia verità quell’amore grande per l'etrenità
poi ad una festa fra tanta gente ho conosciuto lei che non c’entrava niente
lei mi ascoltava lei mi spogliava lei mi capiva r
icordo solo che il giorno dopo mi mancava
questa è la mia storia solo la mia storia nessuna malattia nessuna guarigione
caro papà ti ho perdonato anche se qua non sei più tornato
mamma ti penso spesso ti voglio bene e a volte ho ancora il tuo riflesso
ma adesso sono padre e sono innamorato dell’unica donna che io abbia mai amato


Luca era gay e adesso sta con lei
Luca parla con il cuore in mano Luca dice sono un altro uomo.
Luca era gay e adesso sta con lei
Luca parla con il cuore in mano Luca dice sono un altro uomo





Secondo Povia, Luca, ragazzo protagonista della canzone, non è guarito, perché non era malato, ha soltanto vissuto un periodo di vita in cui ha regnato l’indecisione, scaturita dalle pressioni della madre, che a causa del rapporto ostile che aveva con il marito, dal quale aveva divorziato, consigliava al figlio di non sposarsi e di non legare con le donne e quando lo faceva, diventava gelosa. Luca, era gay, perché nell’uomo che aveva incontrato, probabilmente cercava suo padre, poi, un giorno, incontrò per caso “lei”, quella che è diventata la donna della sua vita, sua moglie. “Luca era gay, adesso sta con lei” dice la canzone.
Ma nonostante la precisazione di Povia, che sta nel testo del brano: “Nessuna malattia, nessuna guarigione”; Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, ha chiesto il microfono a Paolo Bonolis, il quale gliel’ha gentilmente concesso, per dire la sua a riguardo, considerato che ha gradito poco la canzone del cantautore milanese o forse, perchè affetto da manie di protagonismo, visto che la canzone non è in alcun modo offensiva nei confronti degli omosessuali e dell’omosessualità: “Chi pensava che noi avessimo torto la migliore risposta è arrivata da Roberto Benigni, che ha pronunciato parole che sottoscriviamo in toto, che rafforzano la nostra azione e la nostra viva critica su quello che è accaduto e sta accadendo al Festival. Grazie Roberto! Sabato saremo a Sanremo accompagnati dalle tue parole, e da quelle persone come Luciana Littizzetto, Lella Costa, Ottavia Piccolo e tante altre, che hanno sottoscritto il nostro appello contro il pregiudizio”. E’ lecito chiedersi di quale pregiudizio parli il sig. Grillini, visto che Povia ha giustamente detto che l’omosessualità non è una malattia dalla quale si deve guarire.

da www.www2.melitoonline.it/?p=10599&cpage=1


mercoledì 18 febbraio 2009

SANREMO: BENIGNI SHOW NELLA PRIMA SERATA. PER ORA ESCLUSI IVA ZANICCHI, TRICARICO E AFTERHOURS

di Francesco Silvestri - Linksanremo.it -
Via Sanremo09! Finalmente è partito! Il Festival quest’anno è stato anticipato più che mai da polemiche e discussioni. Prima di ascoltarle sono entrate nel mirino della stampa le canzoni di Povia e di Masini; poi il compenso di Bonolis, poi i diritti di Benigni, poi la par condicio con la presenza di Iva Zanicchi, che è anche parlamentare europea. L'unica speranza è che, perlomeno, tutto questo possa contribuire a riportare attenzione sulla kermesse musicale più amata dagli appassionati della musica italiana. E speriamo che il centro venga riportato sulle canzoni e sulle proposte musicali che big e giovani hanno portato quest’anno sul palco dell’Ariston.
L’avvio del Festival numero 59 è stato affidato alla piccola Beatrice che, in una dolce chiacchierata con Bonolis, ha presentato una delle chicche della serata: l’esibizione in video di Mina nel “Nessun dorma”, tratto dalla Turandot di Puccini. Peccato davvero che la voce più bella della musica italiana, nemmeno questa volta, abbia deciso di ripresentarsi dal vivo davanti al suo pubblico.
Non moltissimi gli interventi del compagno di viaggio di Bonolis, il fidato Luca Laurenti, che però ha avuto modo di ricordare al pubblico le sue eccellenti doti canore e la sua simpatia. I due belli della serata sono stati per gli uomini Paul Sculfor e per le donne Alessia Piovan.
La prima ad esibirsi è stata Dolcenera, emozionatissima, e forse ancora non ancora convincente. Oltre le aspettative il giovanissimo Marco Carta che ha vestito con professionalità il ruolo da Big, nonostante fosse la sua prima partecipazione in una manifestazione di così alto livello. La sua canzone è risultata una delle più dirette al primo ascolto; fresca e orecchiabile.
Tematica nuova ed interessante per la canzone di Fausto Leali che, con la sua particolarissima voce, ha descritto dolcemente e chiaramente il rapporto tra genitori e figli. Molto carina l’esibizione di Tricarico che, come l’anno scorso, ha un brano che dopo più ascolti riuscirà a mostrare più nitidamente il suo valore.
Prima serata un po’ in ombra per Renga e Patty Pravo, entrambi con due brani un po’ più particolari e quindi da riascoltare e riascoltare. Tanto parlare per la canzone di Marco Masini per gli insulti e le offese all’Italia, ma in realtà è un semplice ritratto, abbastanza fedele, del nostro paese, condito con le usuali esagerazioni del cantante toscano.
Interessante ed international il terzetto Pupo-Belli-Youssou N’Dour che, più che per la gara, sono al Festival per un messaggio di solidarietà ed uguaglianza che al giorno d’oggi non fa mai male. Poco sanremesi, come prevedibile, sia i Gemelli DiVersi che gli Afterhours; anche se dai primi forse ci aspettavamo un brano più lento ed intenso nello stile di molti che hanno già proposto nel passato. Albano è forte per la sua notorietà e per il suo zoccolo duro di fans; il brano è comunque lontano dall'indimenticata “E’ la mia vita”, presentata al Festival del 1997.
Mezz’ora della serata è stata interamente dedicata all’intervento di Roberto Benigni che, ovviamente, ha avuto il presidente del consiglio come tema centrale e ricorrente. “Non voglio parlare di cose serie... Berlusconi. – ha esordito l’attore toscano - Non lo voglio nominare ma mi esce da solo. Sono felice di essere al teatro Ariston, che quando uno ci passa davanti dice 'come vorrei entrarci da protagonista', come dice Berlusconi quando passa davanti al Quirinale. Non faccio battute su Veltroni perché più battuto di così non si può. Possiamo coniare un nuovo slogan per la campagna elettorale, 'rialzati Walter'. La Sardegna non è niente, tanto avremo la maggioranza alle Eolie. Vi dico una cosa, a Berlusconi la Sardegna non interessa, gli interessa la Corsica, lui ha tutti i parenti ad Ajaccio. A proposito di parenti, lui li sistema tutti, ha sistemato pure il medico, il commercialista, l'avvocato, è rimasto solo l'idraulico in lista d'attesa”. Poi, parlando di Mina, ha detto “ormai Mina è come Bin Laden, appare solo con i video. Mina da quando non si è fatta più vedere è diventata un mito. Silvio ti do un consiglio, fai come Mina o Greta Garbo, non farti più vedere, magari vai lontano, in India o in Nuova Zelanda, insieme ad Apicella, scrivi una canzone e mandi un video, magari canto io”. Molto divertente la parentesi sui doppi sensi del brano in gara di Iva Zanicchi, anche se questo ha notevolmente svantaggiato la mitica Aquila di Ligonchio. La conclusione di Benigni è stata dedicata alle polemiche sul brano di Povia dedicato ad un ragazzo omosessuale. Secondo l’attore, l'unico vero peccato è la stupidità e gli omosessuali sono stati torturati e uccisi solo perché amavano un'altra persona. “Lasciate stare il sesso, è incredibili la rozzezza delle persone. L'amore rassicura più della fede”. Benigni ha poi interpretato la lettera dal carcere di Oscar Wilde al suo giovane amante; al termine pubblico in piedi, tra cui Franco Grillini, uno dei più duri contestatori di Povia. Proprio il presidente dell’Arcigay è intervenuto dalla sala dopo l’esibizione di Povia, mostrando la sua avversione al testo del brano del cantante già vincitore del Festival nel 2006.
Polemiche e illazioni a parte, il brano di Povia è sembrato molto azzeccato perché ben composto, musicale e coinvolgente; anche il testo non riporta nessun tipo di accusa o discriminazione, ma racconta con parole semplici e dirette un percorso umano che può essere o non essere condiviso.
Tra le ultime esibizioni della serata molto carica e ritmata quella di Alexia con Mario Lavezzi, che potranno fare strada nella gara sanremese; molto valida la performance fresca e solare di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, arrivati all’Ariston con un brano targato Jovanotti.
Katy Perry, febbricitante da qualche giorno, ha portato un altro po' di trasgressione al Festival proponendo la sua ultima hit "Hot N Cold" ed esibendosi in un simpatico siparietto con Bonolis sulle note dei Queen.
La serata ha visto la conclusione con il debutto di quattro dei dieci giovani delle Proposte 2009; più convincenti Simona Molinari e Irene. Malika Ayane in italiano non rende come la sua performance in inglese di "Feeling better". Anche il brano di Filippo Perbellini ha bisogno di nuovi ascolti per capire se avrà chance nella corsa alla vittoria.
Le votazioni della giuria demoscopica, presente nel teatro, ha riflettuto l'entusiasmo e gli applausi espressi dopo ogni esibizione; così il primo verdetto è stato per i tre esclusi della categoria Artisti: Iva Zanicchi, Afterhours e Tricarico. Insieme agli altri tre esclusi di domani sera, questi big potranno comunque tentare il ripescaggio nella serata di giovedì quando saranno giudicati dal pubblico a casa con il televoto.