venerdì 16 maggio 2008

...la vittoria di Oscar Pistorius...


Oscar Pistorius vince la sua battaglia, forse quella più importante, potrà partecipare alle Olimpiadi di Pechino... ed io alle Olimpiadi tifo Pistorius....

giovedì 15 maggio 2008

Negramaro - Via le Mani dagli Occhi

Pistorius alle Olimpiadi contro ogni pregiuzio...

I Negramaro corrono con Pistorius

di Cesare Balbo
da ILSOLE24ORE.COM

Nell'attesa palpitante che il Tribunale d'arbitrato per lo Sport di Losanna emetta entro due settimane il verdetto sul ricorso di Oscar Pistorius (l'atleta sudafricano che corre con due protesi e chiede di partecipare, se si qualificherà, ai 400 metri delle Olimpiadi insieme ai normodotati) un videoclip girato all'Arena di Milano fa riflettere sull'ottusità dei pregiudizi che affliggono più dell'handicap.Per lanciare il concerto del 31 maggio a San Siro i Negramaro hanno girato un video diretto da Marco Gentile che si avvale dell'interpretazione proprio di Pistorius, cui la Iaaf (Federazione internazionale di atletica leggera) nega la chance di una partecipazione ai Giochi di Pechino. «Vogliamo sostenere l'idea carnale di Pistorius», spiega Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro. «Quando l'ho visto per la prima volta mi sono emozionato e pensare al momento in cui gli hanno tolto le gambe mi fa davvero venire voglia di togliere le mani dagli occhi, come titola la canzone del clip. Io non ce l'avrei fatta a rialzarmi. Lui l'ha fatto e non solo: si è rimesso a correre, diventando così simbolo dell'onestà e della voglia di andare avanti».La presenza di Pistorius non è un fatto di mero marketing ma, testimoniando il coraggio e la perseveranza di superare i limiti, si collega profondamente al significato della canzone. Sono gli stessi valori che hanno consentito ad un'altra atleta sudafricana di sconfiggere la sorte avversa e di coronare il sogno olimpico:si tratta di Nathalie Du Toit che a Siviglia, classificandosi quarta nella 10 km di fondo a nuoto nonostante gareggi senza una gamba, ha ottenuto il pass per la neodisciplina olimpica. La storia di Nathalie, pur diversa da quella di Pistorius (non ha bisogno dei controversi cheetah, essenziali per correre ma inutili per nuotare), ha la stessa valenza simbolica. Rappresentano entrambi una risposta alle aspirazioni, alle speranze di coloro che nella vita, pur avendo perso un pezzo di sé, non hanno perso la voglia di vivere e di lottare. E l'atteso verdetto del Tas interesserà tutti loro e chi condivide empaticamente lo stesso sentimento.

martedì 6 maggio 2008