venerdì 27 marzo 2009

Alla tristezza

Tristezza, ho bisogno
della tua ala nera,
c'è troppo sole, troppo miele nel topazio,
ogni raggio sorride
sui prati
e tutto è luce rotonda intorno a me
e tutto, in alto, è come un'ape elettrica.
Perciò
la tua ala nera
dammi,
sorella tristezza:
ho bisogno che si estingua qualche voltalo zaffiro e che cadal
'obliquo rampicante della pioggia,
il pianto della terra:
voglio
quel tronco spezzato nell'estuario
la vasta casa buia
e mia madre
che cerca
paraffina
per riempire il lume
finché la luce non esalava l'ultimo respiro.

La notte era lenta a venire.
Il giorno scivolava
verso il suo cimitero provincialee fra il pane e l'ombra
ricordo
me stesso
alla finestra
che guardavo ciò che non era,
ciò che non succedeva,
e un'ala nera d'acqua che calava
su quel cuore che lì forse
ho scordato per sempre, alla finestra.
Ora rimpiango
quella luce nera.

Dammi il tuo lento sangue,
pioggia
fredda,
dammi il tuo volo attonito!
Al mio petto
rendi la chiave
della porta chiusa,
distrutta.
Per un minuto, per
una breve vita,
toglimi la luce e lascia
che mi senta
sperduto e miserabile,
che tremi fra le fibre
del crepuscolo,
che riceva nell'anima
le manitremebonde
del-
la
pioggia.

Pablo Neruda


martedì 24 marzo 2009

23 Marzo 1944 l'eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma... 24 marzo 2009 per non dimenticare...


Facendo crollare con il brillare delle mine le volte delle caverne di pozzolana sui resti dei trucidati, le S. S. cedettero di aver riempito per sempre la loro bocca di terra affinché non parlassero. Dai loro Sacelli nella vasta Tomba delle Ardeatine quei Morti gloriosi Vi parlano. Si rivolgono a Voi, che Vi incamminate per il sentiero della vita, non già per rinnovare odi e divisioni ma per ricordarVi che Essi morirono per l'Italia, per un'Italia per sempre libera da dittature, violenza e guerre.Nel buio dell'antro, illuminato dal bagliore di torcie sinistre, perirono cattolici ed ebrei, credenti ed atei, carabinieri e comunisti, democristiani e liberali, repubblicani e monarchici, ufficiali e soldati d'ogni arma, vecchi e ragazzi, espressioni dei più diversi ceti sociali. In quell'inferno si levò benedicente la mano d'un sacerdote condannato a morte per gli altri. Questo dicono i Morti delle Ardeatine: in quell'attimo orrendo noi conoscemmo una indistruttibile unità resa sacra dalla maestà della morte.

domenica 22 marzo 2009

L'acqua...un bene importante per tutti...ma non sufficiente per tutti


22 Marzo...oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21.


Secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, dal 2030 potrebbe patire la sete meta' della popolazione mondiale. Oggi si chiude anche il Forum mondiale sull'acqua di Istanbul: fra gli obiettivi c'e' l'individuazione di una soglia minima da garantire.
L'acqua potabile è un miraggio per oltre 125 milioni di bambini sotto i 5 anni d'età. E un numero ancora maggiore di persone, non solo bimbi, si trova senza servizi igienici, per un totale di 2,5 miliardi di persone nel mondo che rischiano così la loro salute. I numeri, da brivido, sono resi noti, alla vigilia della Giornata mondiale dell'acqua 2009, dall'Unicef, che lancia un appello per un'azione collettiva per affrontare il problema dell'accesso all'acqua potabile e per la condivisione delle risorse idriche. La pressione demografica rischia di essere la causa della probabile e imminente crisi delle risorse idriche che colpira' il nostro pianeta, denunciano le Nazioni Unite nella terza edizione del Rapporto mondiale sullo sviluppo delle risorse idriche dal titolo 'L'acqua nel mondo che cambia'. Secondo i dati dell'Onu, piu' di un miliardo e 200 milioni di persone non hanno accesso sufficiente alle fonti di acqua pulita e quasi altri due miliardi di esseri umani vivono senza servizi igienici. E la situazione e' solo destinata a peggiorare se non si prenderanno provvedimenti rapidi, se e' vero che, come stima l'Ocse, entro il 2030 saranno 3,9 miliardi le persone che vivranno in grave carenza di acqua e per la meta' del secolo, quando si passera' dagli attuali sei miliardi e mezzo di abitanti a nove, questo problema riguardera' quasi la meta' della popolazione mondiale, per lo piu' in Cina e nel sud dell'Asia. E mentre il tempo corre e il riscaldamento globale altera le sorgenti mondiali, c'e' sempre piu' bisogno di agire in fretta, altrimenti il rischio e' di veder sparire il futuro in un piccolo rivolod'acqua tra le sabbie di un arido deserto.


fonte:RaiNews24

sabato 21 marzo 2009

LA VITA AL CONTRARIO

La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione, e te la godi al meglio.
Col passare del tempo, le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.

Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!
…WOODY ALLEN

mercoledì 18 marzo 2009

Il Capricorno

È il segno della stabilità, governato da Saturno, rappresenta l'età adulta. Talvolta troppo silenzioso, pensieroso. In ogni Capricorno si nasconde un piccolo eremita e comunque il pensiero prevalente è che chi fa da solo fa per tre! Così non bisognerà preoccuparsi se, di tanto in tanto, sentirà il bisogno di starsene per conto proprio oppure se, fin da piccolo, ritaglierà uno spazio tutto suo. E’ il segno più meditativo dello zodiaco ma anche quello che meno ha paura della solitudine.Forte, determinato, sembra quasi che possa fare a meno di tutti. Difficilmente chiede aiuto, è lo stakanovista dello zodiaco perché lavora tanto anche per guadagnarsi quella autonomia economica che lo rende e le renderà libero da qualsiasi tipo di pressione esterna. Non è un tipo che butta soldi dalla finestra e i più saggi riescono persino a mettere da parte qualcosa per le evenienze, dipende anche dalle circostanze della vita! Certo l’impegno non li spaventa!
bhè, in effetti per il 90% c'hanno azzeccato: sn meditativa, la solitudine non mi spaventa, a volte sono troppo silenziosa (altre invece parlo ad oltranza) e pensierosa. Mi piace risovere da sola i miei problemi e mi piace starmene per conto mio (anche se nn riuscirei a vivere senza i miei amici)... forse dovrei essere un pò più determinata, in realtà nn lo sono poi tantissimo e questo nn è un vanto... e poi nn riesco a mettere da parte molto, anche se non butto i soldi dalla finestra... ma queste sono le circostanze della viata :o)

martedì 10 marzo 2009

Vorrei fermare il tempo...ma come posso fare?

...si può fermare il tempo? voi lo sapete come si fa? io sto cercando di capire come si potrebbe fare, ma nn mi viene in mente nulla... in effetti è vero quello che dice il mio amicicio "quando stai bene il tempo vola..." ed in effetti sembra proprio sia così... è passato più di un mese da quando una certa certa persona ha portato un altro pò di colore nella mia vita... già un mese... già così tanto tempo... ed io invece avrei preferito che questo tempo passasse molto lentamente... strano vero? invece no, almeno nn per me perchè so che probabilmente tra qualche mese sarò meno felice di adesso... e vabbè, la vita è anche questo...

domenica 8 marzo 2009

8 Marzo...Festa della donna

La Giornata Internazionale della Donna, comunemente però definita Festa della Donna è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale celebrata in diversi paesi del mondo occidentale l'8 marzo. L'usanza di regalare mimose in occasione della festa non è invece diffusa ovunque. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Tuttavia nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po' sfumando, lasciando il posto ad una ricorrenza caratterizzata anche da connotati di carattere commercial
La prima giornata internazionale della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano.
L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo, quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portarono a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. La data dell'8 marzo deriva da una
leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50, secondo la quale alcune operaie di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto una di tali proteste l'8 marzo del 1857 nella città di New York per manifestare contro le precarie condizioni di lavoro e i bassi salari, ma furono attaccate e disperse dalla polizia.
Fra gli altri eventi storici commemora
l'incendio della fabbrica Triangle (New York, 25 marzo 1911), dove 146 persone, la maggior parte donne immigrate (moltissime di origine italiana), persero la vita.
Nel
1910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej la Folkets Hus (Casa del Popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata Giornata internazionale della Donna. L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Poco dopo il 25 marzo 1911 l'incendio della fabbrica Triangle uccise 146 lavoratori. L'insufficienza delle misure di sicurezza è considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo portò molta attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, all'inizio della prima guerra mondiale, le donne di tutta europa tennero delle marce di pace l'8 marzo 1913.
La donne russe si ritrovarono a manifestare il
23 febbraio 1917 (l'8 marzo del calendario giuliano) per la morte di circa 2 milioni di soldati russi morti in guerra, nell'ambito delle prime proteste e sollevazioni popolari che porteranno alcuni mesi dopo alla rivoluzione d'ottobre. Le proteste contro la guerra continuarono per vari giorni fintanto che lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare in favore del fratello, il granduca Michail, il quale rinunciò a sua volta a salire sul trono. Il governo dovette concedere il diritto al voto anche alle donne. Da quell'anno la festa viene celebrata in una data fissa, mentre precedentemente era festeggiata l'ultima domenica di febbraio.
In
Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa.
Nell'ovest la giornata mondiale della donna fu commemorata comunque anche se con sempre meno successo, fino alla nascita del
femminismo negli anni '60.
Il
1975 fu designato come 'Anno Internazionale delle Donne' dalle Nazioni Unite. Le organizzazioni delle donne hanno osservato la giornata internazionale della donna in tutto il mondo l'8 marzo tenendo eventi su larga scala che onorassero gli avanzamenti della donna e ricordassero diligentemente che la continua vigilanza e l'azione sono richieste per assicurare che l'uguaglianza delle donne sia ottenuta e mantenuta in tutti gli aspetti della vita. A partire da quell'anno la Nazioni Unite hanno cominciato a celebrare la giornata internazionale della donna l'8 marzo. Due anni dopo, nel dicembre 1977, l'assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una "giornata delle nazioni unite per i diritti della donna e la pace internazionale" da osservare in un qualsiasi giorno dell'anno dagli stati membri in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'assemblea generale riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe anche l'urgenza di porre fine alla discriminazione ed ad aumentare il supporto alla piena ed eguale partecipazione.
8 MARZO 2009 nuovamente festa della donna... bhè, secondo me l' 8 Marzo dovrebbe essere tutti i giorni, perchè la donna si dovrebbe festeggiare tutti i giorni...e nn lo dico solo perchè sono una donna...auguri alla mia mamma con la quale oggi ho litigato, alla mia nonna la mia seconda mamma (ma almeno con lei non litigo mai), a Monica che oggi mi ha fatto una torta buonissima, a Sonia e Melania mia cognata e la mia unica nipote femmina, ad Elisabetta la mia amicicia, a Sara e Mery le supercugine speciali, a Liliana l'amica speciale e a Miriam, la sua piccola donnina appena arrivata, ad Angela una grande amica... auguri a chi nn ho menzionato ma a cui voglio bene...e soprattutto auguri a quelle donne vittime di abusi, di violenze, di maltrattamenti... auguri a tutte ed auguri ogni giorno perchè ogni giorno è la vostra festa!

venerdì 6 marzo 2009

NUCLEARE? NO, GRAZIE!!!

Dal Salento parte la mobilitazione dei cittadini, delle associazioni e del mondo dell'informazione. Attivo un forum permanente di sensibilizzazione della cittadinanza costituito da Sos Costa Salento, Coppula Tisa, Associazione culturale 2000, Agesci, Zampa Libera, Pro Civ Arci, Culturambiente, Nuova Messapia, il comune di Alessano e le testate Mondo Radio, Paese Nostro, Tacco D’Italia. Sulla base dell'accordo di cooperazione stipulato dal governo italiano con la Francia si apre la strada nel nostro paese alla costruzione di almeno quattro nuove centrali nucleari di terza generazione Epr entro dieci anni. Tra le ipotesi in circolazione sui siti dove dovranno sorgere le centrali compaiono i nomi di Carovigno, nella provincia di Brindisi, Avetrana tra Taranto e Lecce, Mola in provincia di Bari. La procedura per l'attivazione delle nuove centrali prevede che una commissione di saggi, nominata dal ministro Claudio Scajola, valuti le candidature. L'ubicazione degli impianti Epr richiede zone poco sismiche o molto stabili, ma senza pericolo di inondazioni, possibilmente lontano da luoghi densamente popolati. La prima centrale dovrebbe essere pronta entro il 2020. I salentini, che per quanto riguarda la produzione di energia elettrica sono stati già danneggiati dalla centrale di Cerano, non vogliono che anche il nucleare arrivi a distruggere ambiente e persone. Volontari, amministratori e alcune testate giornalistiche hanno deciso di costituire un Forum permanente di sensibilizzazione della cittadinanza. Promotori dell'iniziativa le associazioni Sos costa Salento, Coppula Tisa, Associazione culturale 2000, Agesci, Zampa Libera, Pro Civ Arci, Culturambiente, Nuova Messapia, il comune di Alessano e le testate Mondo Radio, Paese Nostro, Tacco D’Italia. Per manifestare la propria adesione alla campagna contro il nucleare nel Salento e in Puglia è a disposizione l'indirizzo mail salentocontroilnucleare@yahoo.it al quale si possono mandare anche proposte e idee. Nei prossimi giorni partirà una campagna di sensibilizzazione tramite le associazioni distribuite in tutto il territorio, che confluirà in grosso momento pubblico, coinvolgendo volontari, associazioni, intellettuali politici. La decisione governativa desta sconcerto anche perché in aperto disaccordo con la volontà espressa dai venti milioni di italiani che nel 1987 votarono un referendum per dire NO al nucleare. Molte le ragioni della protesta contro una decisione di dubbia opportunità e legittimità; tante le problematiche legate al nucleare, ancora oggi insuperabili nonostante gli ostentati ottimismi e le false verità governative. Sicurezza: Salutato entusiasticamente dal governo come “fonte energetica sicura” appare tuttavia indubbio che avere il nucleare vicino casa non è assolutamente lo stesso che a centinaia di chilometri di distanza! Questo tipo di energia continua ad essere pericolosissimo per la salute e per l'ambiente. L'incidente di Chernobyl (Ucraina) del 26 aprile 1986 non è poi così lontano nel tempo se si considera che ancora oggi, nelle regioni confinanti, 2/3 degli adulti e metà dei bambini sono ammalati alla tiroide, c’è il raddoppio delle malformazioni e delle insorgenze di tumori e leucemie. Nel 2002 nell’Ohio (Usa) si è sfiorato lo stesso disastro; nel 2004 a Sellafield (GB) c’è stata una fuga 160 kg di velenosissimo plutonio rivelata solo dopo 8 mesi. Dal 1995 al 2005 c’è stata una serie di incidenti gravi (con 7 morti e centinaia di contaminati gravi) nelle centrali del Giappone e il più grande impianto nucleare al mondo chiuso il 16 luglio 2007 per i danni da terremoto. D'altro canto nessuno tra i tanti sostenitori del nucleare sa dire cosa fare delle scorie radioattive che ancora nessuno al mondo è riuscito a smaltire. Gli Usa hanno speso 8 miliardi di dollari in 20 anni senza trovare una soluzione. Problema, questo, a “lungo termine” se si considera che il plutonio resta altamente radioattivo per 200.000 anni, l'uranio 238 per milioni di anni. Le centrali di terza generazione, sulle quali è improntato l'accordo, dovrebbero durare più di quelle in funzione - seconda generazione -, senza aver risolto il problema delle scorie né della sicurezza intrinseca. Fa discutere, in questo senso, la “rivelazione” di The Indipendent che le scorie di queste nuove centrali sarebbero più radioattive e pericolose di quelle delle centrali nucleari di seconda generazione! Nelle intenzioni dei sostenitori le centrali di terza generazione dovranno porsi come un ponte verso una quarta generazione che, si promette, sarà assolutamente sicura, non proliferante, con poche scorie e meno pericolose. Ma i reattori di quarta generazione ancora non esistono, sono previsti solo dopo il 2030. Costi: «Dipendere da altri paesi per l’approvvigionamento energetico è pericoloso e preoccupante ed è bene realizzare in Italia centrali nucleari in piena sicurezza», così il presidente del Senato Schifani a sostegno dell'accordo. Ma la costruzione delle centrali nucleari non è certo la soluzione al problema della dipendenza italiana dall'estero in materia energetica: l'Italia non ha, infatti, risorse di uranio, dovrebbe importarlo da Russia, Niger, Namibia, Kazakistan, Australia, Canada. Secondo l’Agenzia per l'energia Atomica, l'uranio dovrebbe scarseggiare dal 2030, invece già dal 1991 ha raggiunto il picco: se ne consuma più di quanto si estrae. Sono le scorte militari che forniscono metà del combustibile. Senza nuovi reattori, la produzione di uranio è già insufficiente, perciò il suo prezzo si è moltiplicato per 10: dal 2001 al 2007 è salito da 7 a 75 dollari la libbra. D'altronde quella del “risparmio” è la carta principale giocata dal governo per convincere l'opinione pubblica, soprattutto in un periodo di piena crisi economica. Peccato che quella dei bassi costi sia solo un'altra delle chimere sbandierate come certezze dal governo. Il nucleare necessita di finanziamenti molto pesanti per un ritorno degli investimenti 20 o 30 anni più tardi: un’eternità per un mercato che (soprav)vive giorno per giorno. Le stime Usa per i nuovi impianti danno il nucleare a 6,3 cent/ kWh contro 5,5 del gas e 5,6 del carbone. Per questo negli Usa, nonostante gli enormi incentivi stanziati da Bush - 1,8 cent/kWh, oltre il doppio del differenziale di 0,8 cent -, nessuno ci investe più dal 1976. L’unico reattore in costruzione in Europa è in Finlandia: l’azienda privata ci sta perché lo Stato paga lo smaltimento delle scorie e smantellamento finale della centrale, che costa quasi come la costruzione. Lo stato garantisce inoltre l'acquisto di tutta l'energia prodotta per 60 anni: un affare senza rischi per il privato! Ma l’entrata in funzione della centrale, ordinata nel 1996, è slittata dal 2009 al 2011: 15 anni. Così il suo costo finale, da 2,5 miliardi di euro è aumentato a 4 miliardi: più di 4 volte di una centrale a metano della stessa potenza, 1600 MW